Continua il percorso di ricostruzione storica sulla criminalità organizzata a Mesagne e nel territorio salentino con gli studenti delle terze classi dell’Istituto Epifanio Ferdinando dal titolo “Se la Gioventù le negherà il consenso” curato dall’Associazione Libera e promosso dal Comune di Mesagne nell’ambito del protocollo d’intesa sottoscritto negli scorsi mesi.
Il clima di paura e di tensione che si viveva in città durante gli Anni ‘80 è stato testimoniato dalle parole del magistrato dott. De Donno e dalle parole toccanti di un parente di una vittima di mafia.
I giovani del progetto “Se la Gioventù gli negherà il consenso” hanno inoltre partecipato lo scorso 21 marzo a Foggia alla XXIII Giornata della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle vittime di mafia. Hanno sfilato, forti di una presa di coscienza di un fenomeno che ci si augura non si debba più ripetere, e gridato il loro no alla mafia in una terra, come quella del foggiano, oggi fortemente e tristemente marchiata da un fenomeno criminale sempre più in crescita.
Il 6 aprile scorso si è poi concluso l’ultimo appuntamento dedicato alle testimonianze, protagonisti sono stati due ex Sindaci della città: il prof. Damiano Franco e l’avv. Mario Sconosciuto.
Damiano Franco ha raccontato gli anni difficili della lotta alla criminalità mentre Mario Sconosciuto ha parlato dell’arrivo di Libera e dei primi interventi di confisca dei beni. Preziosa è stata anche la testimonianza di padre Carmelo Vitrugno, oggi Padre Cappellano all’Ospedale Sandro Pertini di Roma che attraverso una registrazione video ha raccontato la sua esperienza di giovane adolescente nel Centro Storico di Mesagne, la vita della città negli anni ’60 e ’70, il declino negli anni ’80 – vissuto come parroco del Carmine – cosi come la ripresa il cui elemento caratterizzante è stato “lo stare tutti insieme”: istituzioni, associazioni e cittadini.