A molti in queste settimane non sarà sfuggita la massiccia campagna di “comunicazione”, corredata da corposi reportage fotografici, attuata sui social da Ecotecnica, società affidataria del servizio di igiene urbana, sul tema degli abbandoni dei rifiuti in città. Una mole di materiale che non lascia spazio ad interpretazioni circa la matrice degli abbandoni e la totale assenza di controlli sul territorio e di azioni di contrasto al fenomeno. Per tipologia di rifiuti e quantità nella maggior parte dei casi tutto lascia presagire non esclusivamente all’azione di singoli ma a vere e proprie attività che dallo smaltimento illecito dei rifiuti hanno basato il loro affare. A farne le spese i cittadini alle prese con vaste zone della città rese impresentabili ed insicure, per la presenza anche di rifiuti nocivi e pericolosi, ed un servizio di raccolta inadeguato rispetto alle reali necessità. Di contro registriamo un’amministrazione silente ed inoperosa nonostante le dichiarazioni di intenti ed i proclami. Ci chiediamo cosa abbiano sortito l’installazione delle foto-trappole, qualora abbiano mai funzionato, e quali siano i protocolli per il controllo del territorio. Al momento stante la situazione registrata di degrado ed abbandono e con un livello di raccolta differenziata fermo al 44.65% l’Adoc di Brindisi ritiene che la situazione sia letteralmente fuori controllo. Invitiamo, quindi, chi di competenza a mettere in campo azioni utili ad un’inversione di tendenza a beneficio dell’ambiente, dell’immagine, la sicurezza e la vivibilità della città.
Ufficio stampa Adoc Brindisi