“Il Governo ha accolto un mio ordine del giorno in sede di conversione del decreto-legge 1° marzo 2022, n. 17, recante misure urgenti per il contenimento dei costi dell’energia elettrica e del gas naturale, per lo sviluppo delle energie rinnovabili e per il rilancio delle politiche industriali. L’ordine del giorno interviene sui troppi “stop” che stanno avvenendo in diverse regioni all’iter di concessione di impianti da fonti energetiche rinnovabili (FER). Davanti alle conseguenze della guerra tra Russia e Ucraina, non possiamo più permetterci blocchi burocratici dovute ad interpretazioni diverse tra regione e regione. Occorre risolvere ogni contenzioso con intelligenza e velocità senza far venire meno le garanzie di trasparenza e di legalità.” Lo rende noto il deputato del M5S Giovanni Luca Aresta.
“L’ordine del giorno – precisa il parlamentare – interviene sull’annosa questione delle garanzia fidejussoria che tanti conteziosi sta producendo nel Paese”.
Nell’ordine del giorno accolto dal Governo si legge infatti come “la mancata corresponsione della garanzia fidejussoria non costituisca motivo di decadenza del titolo autorizzatorio per la realizzazione e l’esercizio degli impianti FER, e ne sia consentito il deposito ai fini del riconoscimento della proroga delle autorizzazioni uniche regolarmente rilasciate, in tal modo favorendo la chiusura dei numerosissimi contenziosi in essere.”