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Vito Dell’Aquila torna alla vittoria a nove mesi dal trionfo di Tokyo

Il taekwondo italiano conquista quattro ori e un argento al G-2 Open di Stoccolma, torneo dal tasso tecnico molto elevato per la presenza di parecchi big, anche extra-europei.
I quattro splendidi ori di giornata vengono tutti dal settore maschile dove sebbene sia prematuro parlare di generazione di fenomeni sicuramente si può già gioire per un bacino di talenti formidabili rispetto agli standard a cui siamo abituati.
Il campione olimpico Vito Dell’Aquila torna alla vittoria a nove mesi dal trionfo di Tokyo, regolando in finale l’irlandese Wooley con la solita classe cristallina e arguzia tattica ineguagliata. Non ci sono dubbi che il padrone della 58kg- al momento rimanga lui e che tutti gli altri siano dietro ad inseguire in vista di Parigi.
Il ‘capitano’ Roberto Botta vince l’oro nella categoria 87kg-, battendo in finale il croato Sapina, avversario già battuto in finale da Botta negli ultimi due tornei vinti nel 2021 a Tirana e Eindhoven. Nonostante abbia fallito la qualificazione olimpica per Tokyo, il nostro veterano non sembra aver perso colpi, e dopo un 2021 su ottimi livelli, con l’alloro di oggi si ricandida per un posto a Parigi.
Irrompe sul palcoscenico della 80kg- (stessa categoria del nostro Simone Alessio, già campione mondiale) il talento di Antonio Gerrone, capace di vincere l’oro alla prima esperienza in un torneo G-2 senior, prendendosi anche il lusso di battere due bronzi olimpici di Tokyo (Kanaet e Eissa in finale). Gerrone è il campione europeo youth in carica, titolo conquistato l’anno scorso a Sarajevo. Passaggio di categoria abbondantemente metabolizzato.
Arriva anche l’oro di un altro giovanissimo campione europeo youth in carica, Dennis Baretta che in un affollatissimo torneo della categoria 63kg- si destreggia da veterano e si impone in maniera netta sugli avversari incontrati lungo il cammino. La sua avventura di oggi è reminiscente degli acuti iniziali di Dell’Aquila in quanto a sagacia tattica nella gestione degli incontri. Da questo punto di vista ci sono anche evidenti meriti dei tecnici federali visto che tutte le nuove leve arrivano preparatissimi nei tornei.
Infine, si segnala l’ottima prestazione di Maristella Smiraglia, non sempre vista su questi livelli. Batte la forte turca Nur Tatar in semifinale ma si deve arrendere in finale alla testa di serie numero uno del torneo, la britannica Rebecca McGowan. Per lei un argento su cui costruire una stagione all’attacco. Dopo la medaglia di Al Halwani ad Alicante un altro piccolo segnale anche nel settore femminile.

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