Lettera inviata al Presidente del Consiglio, al Ministro della Salute, al Prefetto e al Presidente della Regione Puglia.
I vertici della ASL di Brindisi il 27.12.2022, dopo aver elencato i tentativi esperiti, hanno chiesto al Prefetto di Brindisi «la dichiarazione dello stato di emergenza per i tre pronto soccorso della ASL Brindisi, attivando tutte le procedure straordinarie consentite». Ciò «in considerazione della gravissima carenza di personale assegnato stabilmente al Pronto Soccorso che rischia di interrompere la specifica attività assistenziale».
Non sappiamo se il Prefetto abbia fornito alcuna risposta, nè se il Governo – l’unico a poterlo fare – intenda accogliere la richiesta della ASL brindisina riconoscendo la gravità della situazione e affidando i tre pronto soccorso della provincia o persino la guida della stessa ASL (Brindisi, Francavilla Fontana e Ostuni) alla Protezione Civile. Per cui al momento non c’è nessuno stato di emergenza dichiarato ma solo – come dice il presidente dell’Ordine dei medici di Brindisi alla stampa – «la pratica di sottrarre medici da altri reparti per mandarli al pronto soccorso, che impropria e illegittima sta mettendo in crisi altri settori. Ad esempio se si sottrae il medico di Chirurgia senologica per destinarlo al pronto soccorso, non può̀ sicuramente curare un paziente oncologico che magari attende la visita programmata da due mesi». E aggiunge: «Il ricorso a professionisti privi dei requisiti previsti per legge per il reclutamento di medici nei servizi di pronto soccorso mette infatti a rischio la qualità̀ e sicurezza delle cure offerte ai cittadini».
Ma al di là degli aspetti giuridici sulla utilizzabilità o meno di medici senza titolo idoneo nel ruolo richiesto in pronto soccorso e di altre considerazioni sui tagli alla sanità locale negli ultimi decenni da parte delle politiche regionali, ciò che emerge chiaramente è che Brindisi non è una provincia sicura di fronte ad una emergenza sanitaria, nè per chi vi abita nè per chi la visita. Non lo è in condizioni di normalità e non lo sarebbe – come il Forum ha scritto al Prefetto in corso di osservazioni al piano di emergenza esterna del petrolchimico – in caso di incidente rilevante.
Ciò che comunque desta meraviglia è lo stupore dei tanti che avrebbero potuto e dovuto farsi parte diligente (o porvi rimedio) ben prima che la situazione degenerasse nella maniera estremamente critica qual è ora, nonostante che le condizioni dei pronto soccorso fossero ben note, non fosse altro per le tante denunce, comprese quelle del «Forum Ambiente Salute e Sviluppo». Ma ora si ponga riparo senza ulteriori indugi.
Se ne facciano una ragione i Sindaci e il Presidente della Provincia chiedendo subito e con forza al Governo di affidare alla Protezione Civile quanto prima almeno i pronto soccorso di Brindisi per evitare eventi irreparabili e l’aggravamento delle attività ordinarie già in affanno per sottrazione di ulteriore personale.
Brindisi 4 gennaio 2023 Forum Ambiente Salute e Sviluppo
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