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Scoperti altri 23 lavoratori in “nero” nel Brindisino: irregolarità anche in bar, ristoranti e gelaterie

Controlli effettuati dai militari della Guardia di finanza in 13 comuni, incluso il capoluogo. Hanno riguardato anche pizzerie, parrucchieri, pasticcerie, gelaterie, autolavaggi, imprese di costruzioni nonché aziende operanti nel trasporto merci e nel commercio al dettaglio di calzature.

I militari del comando provinciale della Guardia di Finanza di Brindisi, nell’ultimo periodo dell’anno appena trascorso, hanno eseguito un’intensa attività a contrasto del sommerso da lavoro, condotta trasversalmente nei confronti di diverse tipologie di attività commerciali, che ha permesso di portare allo scoperto l’impiego di 23 lavoratori in nero ed 1 irregolare, mentre sono 32 le posizioni ancora da verificare.

I controlli sono stati eseguiti dai reparti del Corpo territorialmente competenti nei comuni di Brindisi, Mesagne, Ostuni, Ceglie Messapica, Carovigno, Torchiarolo, San Donaci, San Pancrazio Salentino, Fasano, Cisternino, Latiano, Oria e Francavilla Fontana ed hanno riguardato bar, ristoranti, pizzerie, parrucchieri, pasticcerie, gelaterie, autolavaggi, imprese di costruzioni nonché aziende operanti nel trasporto merci e nel commercio al dettaglio di calzature.

Il complesso delle attività, alcune delle quali ancora in corso di esecuzione, hanno consentito di controllare 30 esercizi commerciali e di identificare complessivamente 118 lavoratori dipendenti. I responsabili verranno segnalati ai competenti Uffici per i correlati provvedimenti sanzionatori. Il lavoro nero è piaga per l’intero sistema economico perché sottrae risorse all’erario, lede gli interessi dei lavoratori, sovente sfruttati, causando al contempo una concorrenza sleale a danno delle imprese oneste.

 

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