15 49.0138 8.38624 1 0 4000 1 https://www.mesagne.tv 300 true

Il saluto del Presidente della Provincia Antonio Matarrelli al nuovo Arcivescovo

In veste di presidente dell’Amministrazione provinciale, Antonio Matarrelli ha partecipato alla cerimonia di insediamento di monsignor Giovanni Intini, nuovo arcivescovo dell’arcidiocesi di Brindisi-Ostuni. Riportiamo di seguito il testo del saluto che ha tenuto in occasione dell’iniziativa, svoltasi ieri pomeriggio presso la Cattedrale di Brindisi.

“A nome dell’amministrazione provinciale e dei territori che mi onoro di rappresentare: benvenuto a Brindisi, Eccellenza.

Da pugliese e attento osservatore delle dinamiche che le attraversano, probabilmente esprimo una considerazione che potrà condividere affermando che le Comunità della giurisdizione spirituale di Brindisi-Ostuni che lei guida sanno offrire un esempio di civiltà fondata sui valori della laboriosità e della solidarietà.

Si tratta di principi ben instillati nell’animo e nelle abitudini dei nostri nonni e dei nostri padri, che alle avversità della vita e della storia hanno saputo reagire garantendo quotidiana dedizione agli affetti e al lavoro. La realtà che oggi si presenta ai nostri occhi è mutevole, in continuo divenire. A tanto benefico dinamismo non sempre corrisponde il giusto equilibrio, che da uomini e donne impegnati nella costruzione del bene comune vorremo sempre contribuire a ristabilire.

E proprio su questo aspetto, quello del bene comune, mi soffermo dichiarando la mia totale disponibilità di collaborazione: nella diversità delle nostre funzioni e dei rispettivi ruoli vorrei che tra me e lei, e le rispettive istituzioni laiche e religiose rappresentate, restasse sempre aperta la porta del dialogo, del confronto. E all’occorrenza, se particolari situazioni dovessero richiederlo, del conforto.

È un tempo complicato il nostro, che sembra ritrovare il giusto senso quando l’ago dell’agire torna sull’uomo, quando all’uomo viene restituita la centralità che merita e di cui necessita.
A questa centralità viene naturale attribuire nomi e volti.

È centrale la speranza da dare ai giovani e alle famiglie in difficoltà; l’aiuto per veder crescere sereni i nostri bambini; è centrale il sostegno che offriamo ai nostri anziani, per non farli invecchiare soli; è centrale la maggiore fiducia nelle donne, per la capacità che hanno di aggiungere valore in una società ancora troppo ancorata a pratiche che ne limitano le potenzialità. Centrale è l’attenzione con cui ci adoperiamo per arginare le vecchie e nuove povertà. E il sollievo materiale e morale con cui abbiamo cura delle fragilità umane.

Abitiamo una terra meravigliosa, ricca di ogni esempio di bellezza esistente nel creato: monumenti millenari, tracce di un passato che ci rende unici, paesaggi degni di stupore, mare e clima paradisiaci, tradizioni secolari. Ma la nostra è anche una terra attanagliata dalle contraddizioni dettate da logiche devianti di profitto, di sopraffazione e violenza. Cogliere insieme il segno dei tempi, per ricondurre ogni cosa al suo valore, con intelligenza e lungimiranza, significa impegnarsi per restituire centralità all’uomo, dando priorità alla costruzione di una società più accogliente, accorta e solidale.

Concludo esprimendo un doppio augurio: al nostro territorio provinciale, perché possa cogliere le sue doti di sensibilità, autorevolezza e ascolto. A lei, perché con questo territorio possa consolidare un rapporto destinato a lasciare il segno nel tempo.

La saluto e le rinnovo il benvenuto fra di noi”.

Precedente
Successivo