Su 969 posti letto previsti ne mancano all’appello 265. Mediamente, risulta non presente o non pienamente utilizzabile quasi il 40 per cento del personale necessario al fabbisogno. Questi due dati, nudi e crudi, sono contenuti nel piano di gestione emergenze stilato dall’Asl di Brindisi per il 2024. E’ la stessa dirigenza, insomma, che certifica per la prima volta il quadro drammatico della sanità nel Brindisino. All’ospedale Perrino di Brindisi mancano all’appello 104 posti letto; al Camberlingo di Francavilla sono 99 i posti mancanti; a Ostuni si parla di 62 posti mancanti. Non va meglio per quanto riguarda il personale. Perrino: 26 è la percentuale di medici in meno; Francavilla Fontana: 36 per cento; Ostuni: 52 per cento. Insomma, si parla di 196 unità: nove direttori (i primari) e 187 medici.
Oltre le più fosche previsioni
Negli anni, sia l’Ordine dei medici chirurghi e degli odontoiatri della provincia di Brindisi che i sindacati hanno lanciato diversi allarmi sulla carenza di posti letto e di personale dipedente dell’Asl brindisina. L’analisi che accompagna il piano di gestione emergenze 2024 (ancora da limare, dunque non definitivo) riesce a fornire un quadro ancora più desolante rispetto ai precedenti calcoli. Il Piano triennale dei fabbisogni di personale della Regione Puglia può non apparire generoso con il territorio brindisino, ma di fatto quei numeri non vengono neanche raggiunti. Anzi. Si legge sempre nel documento: “A detta carenza (di personale dipendente, ndr) si deve aggiungere la limitazione del personale che in termini assoluti conta complessive n. 36 unità (pari a n. 23 su po Perrino, n. 9 su po Francavilla e n. 4 su po Ostuni) oltre a n. 8 unità assenti per lungo periodo”. Insomma, “ne consegue che mediamente risulta non presente e/o non pienamente utilizzabile quasi il 40 per cento del personale occorrente come definito nel fabbisogno aziendale”.
Il caso dei Pronto Soccorso
L’Asl di Brindisi passa ad analizzare le carenze, di “particolare rilievo”, presenti in alcuni reparti. Non servono aggettivi per qualificare la situazione dei tre Pronto Soccorso della provincia, bastano i numeri, specie quando si parla di quello di Ostuni. Pronto Soccorso del Perrino: a fronte di una presenza di soli sei dirigenti e un direttore, risultano carenti 22 unità; Francavilla: qui sono presenti due dirigenti e un direttore, risultano carenti nove unità; Ostuni: è presente solo il direttore e risultano carenti otto unità. Non ci sono medici dipendenti nel Pronto Soccorso della Città Bianca. Insomma, mancano “39 unità mediche con conseguente necessità di ricoprire i turni ordinari con prestazioni aggiuntive”, cioè con altre forme di contrattualizzazione. Non va meglio, per esempio, con i tre reparti di Anestesia e Rianimazione: mancano “21 unità mediche con conseguente necessità di ricoprire i turni ordinari con prestazioni aggiuntive e attuare modelli organizzativi con impegno su tutto il territorio aziendale anche garantire i servizi nei Pta di Mesagne, Fasano e Ceglie”.
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