Grande partecipazione e interesse per il programma, coordinato dal Distretto tecnologico aerospaziale (Dta) e localizzato presso la Cittadella della Ricerca, che permetterà lo sviluppo di soluzioni e servizi spaziali con importanti ricadute sul sistema industriale regionale e nazionale. Contributo di 50mila euro e accesso a laboratori all’avanguardia a disposizione dei gruppi selezionati
Il presidente del Dta, Giuseppe Acierno: “Abbiamo compiuto uno sforzo economico e finanziario importante per gestire il primo e unico Bic nel Mezzogiorno d’Italia dopo aver vinto la gara dell’Agenzia Spaziale Europea. E’ un investimento che non ha finalità di lucro, ma è a supporto della nascita e dello sviluppo di imprese innovative in Puglia, nel Mezzogiorno e in Italia”
A distanza di due mesi dalla presentazione di ESA BIC (Business Incubation Centre) Brindisi, il programma di un incubatore di impresa coordinato dal Dta (Distretto tecnologico aerospaziale) si evidenzia un crescente interesse di start up e gruppi informali interessati a sviluppare soluzioni e servizi che includano l’utilizzo di sistemi basati sullo spazio (navigazione satellitare, osservazione della terra, comunicazione satellitare), l’applicazione di tecnologie spaziali in contesti non spaziali (spin-out). Sono 12 al momento le start up e i gruppi informali che hanno partecipato alla prima preselezione, conclusasi il 15 gennaio scorso, e proposto la candidatura per essere ammessi al programma che prevede una serie di incentivi, tra i quali: un contributo a fondo perduto di 50 mila euro; l’accompagnamento di una squadra di professionisti con esperienza tecnica e manageriale per superare gli ostacoli; l’accesso a laboratori all’avanguardia. Tra le idee proposte: lo sviluppo di soluzioni nel campo della rilevazione e del monitoraggio ambientale di elementi radioattivi derivate da tecnologie già utilizzate per l’osservazione dello spazio profondo; lo sviluppo di trasmettitori per piccoli satelliti per abilitare la comunicazione con i satelliti delle grandi costellazioni SATCOM commerciali ed ottimizzare lo scambio di dati da e verso terra; la creazione di una piattaforma di intelligence agricola che collega i dati satellitari, IoT e dei droni in un’unica soluzione, fornendo informazioni per aumentare i rendimenti e ridurre l’impatto ambientale; la creazione di un pallone gonfiabile che può accogliere al suo interno un razzo spaziale, allo scopo di trasportarlo fino a un’altezza di circa 50Km e, solo a questo punto, fare accendere i motori per il lancio del razzo; lo sviluppo di una infrastruttura operativa di lancio spaziale verticale; lo sviluppo di soluzioni software innovative per la gestione del design e della fabbricazione di veicoli spaziali. Nove delle 12 proposte in fase di valutazione sono state presentate da gruppi informali o start up pugliesi, le altre proposte provengono da Marche, Lombardia e Lazio. Esa Bic Brindisi, unico avviato dall’Agenzia spaziale europea nell’Italia meridionale a seguito della gara vinta dal DTA, è stato localizzato presso la sede del Dta, nella Cittadella della Ricerca. Le start up verranno finanziate con fondi dell’ESA, messi a disposizione dell’Agenzia Spaziale Italiana, e della Regione Puglia. L’impegno dell’Agenzia Spaziale Italiana per sviluppare la rete dei BIC in Italia è certamente encomiabile nel suo intento di favorire la nascita di una nuova imprenditorialità spaziale.
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