Teatro Verdi, quattro spettacoli in streaming. La programmazione del Nuovo Teatro Verdi di Brindisi prosegue il suo cammino online e presenta quattro appuntamenti, tre concerti e un monologo, tutti in programma di domenica pomeriggio tra febbraio e marzo, in attesa di ritrovare il pubblico in sala e di riportare in scena la magia del teatro dal vivo.
Così, mentre il mondo della scena resta in attesa di conoscere il suo destino, il Verdi mette online quattro spettacoli che saranno trasmessi sulle pagine Facebook di Fondazione Nuovo Teatro Verdi, Comune di Brindisi, Riccardo Rossi Sindaco di Brindisi, Teatro Pubblico Pugliese, Carmelo Grassi, Agenda Brindisi, Brindisi Cronaca, Brindisi Oggi, Brindisi Report, Brundisium, L’Ora di Brindisi, Newspam, e sulla web-tv Apulia (apuliawebtv.it). Saranno ancora artisti brindisini i protagonisti sul palcoscenico e in platea, ciascuno con il proprio modo di condividere ed esprimere il rapporto con la scena. L’iniziativa segue il Concerto per il Nuovo Anno, trasmesso in streaming con numeri di ascolto inattesi, e rappresenta un modo per tenere vivo il rapporto con il pubblico, per non disperdere l’interesse per la scena e proporre contenuti in questo lungo intervallo che ci separa dalla stabile riapertura del sipario. Tutti gli spettacoli in streaming sono gratuiti.
Primo appuntamento domenica 28 febbraio alle ore 18 con la dancing violinist Chiara Conte e un programma originale, dal titolo «Violin is a dancer», che si presenta come un viaggio tra le colonne sonore di film che hanno fatto la storia del cinema, espressioni culturali popolari come la pizzica e il sirtaki, brani tra i ritmi incalzanti della musica epica e le icone pop di quella italiana e internazionale.
Brindisina, Chiara Conte si è avvicinata ad appena due anni al mondo della musica, una passione trasmessa dal papà, cantante e musicista. A 17 anni l’incontro con il violino, dono fatale del talento, e le lezioni di canto con il M° Mario Rosini, cantautore, musicista, docente di canto jazz al Conservatorio di Matera, poi il diploma al liceo linguistico e la formazione sul linguaggio jazz in vista dell’esame di ammissione all’istituto di alta formazione musicale «Paisiello» di Taranto, sostenuto con i maestri Mario Rosini e Nicola Locritani, direttore d’orchestra.
Ha partecipato a diversi concerti, concorsi e manifestazioni musicali, come le finali di «Sanremo Rock» nel 2004, la vetrina dei pionieri delle industrie discografiche nazionali; il concerto storico «Albano canta Modugno» nel 2008, le semifinali «X-Factor» con la selezione della musicista-performer tra i 90 finalisti del talent musicale, su una platea di 80mila concorrenti, e le finali del «Premio Mia Martini» nel 2010. Nel 2014 la laurea al Conservatorio in Discipline Musicali e Canto Jazz, il perfezionamento in studi violinistici con i maestri Angelo Ciura, celebre violinista, didatta e concertista, Pamela Rosato, viola e violino nelle più riconosciute compagini lirico-sinfoniche, e Antonella Cavallo, violista di fama internazionale, primo violino del quartetto d’archi «Art String Quartet».
L’esodo degli albanesi tre decenni dopo. A trent’anni da quel memorabile 7 marzo 1991 che traghetta la storia di Brindisi nel suo porto ospitale, sulla scia dei barconi ricolmi di umanità pronti a toccare una terra meno disgraziata, il Nuovo Teatro Verdi, domenica 7 marzo alle ore 18, presenta in visione streaming lo spettacolo «Non abbiate paura. Grand Hotel Albania», un monologo di Francesco Niccolini con Luigi D’Elia che rivive in un nuovo allestimento con un ensemble transadriatico composto da Claudio Prima (organetto e voce), Nevila Cobo (violino) e Merita Alimhillaj (violoncello). Oltre che sulle pagine social, lo spettacolo e la storica ricorrenza saranno al centro di un palinsesto speciale di Rai Radio3, che all’occasione dedica un focus all’interno del programma «Zazà», in onda domenica 7 marzo alle 15, per poi trasmettere alle 22.30 dello stesso giorno lo spettacolo all’interno del «Teatro di Rai Radio3». Un racconto per la città, i suoi cittadini e l’Italia intera che attraverso la lente dei trenta anni restituisce tutta l’umanità e l’eccezionalità di quell’incontro straordinario fra i novantamila brindisini e i più di ventimila albanesi. Rivive in un Teatro Verdi significativamente vuoto la storia di un naufragio umano di ventimila corpi che poteva essere la scintilla di un’apocalisse e non lo fu. Viceversa diventò una delle pagine di dignità che più vale la pena di ricordare oggi, in questo mondo disinfettato, “distanziato” e spaventato che siamo riusciti a tirarci addosso. La cronaca di quei giorni diventa orazione civile, indignazione, rabbia, e molta, moltissima umanità. Oggi di più.
Ancora streaming domenica 14 marzo, sempre alle ore 18, con il concerto per due pianoforti «La danza tra fiabe e migrazioni sonore», che anticipa l’appuntamento in programma per la rassegna «Brindisi in scena», realizzato con il sostegno dei fondi regionali destinati al piano straordinario per la cultura e lo spettacolo «Custodiamo la Cultura in Puglia». I maestri Stefania e Giampaolo Argentieri propongono un repertorio inusuale ma impegnativo e di forte impatto emotivo, un viaggio tra suite e arie d’opera. L’arduo compito di ricreare l’atmosfera di danza e l’intera gamma sonora di voci e orchestra, sarà affidato ai due pianisti brindisini, da sempre attivi nelle sale da concerto più prestigiose del mondo e forti di un inequivocabile affiatamento musicale.
Fin da giovanissimi si sono imposti all’attenzione del pubblico e della critica grazie al singolare affiatamento unito a talento e versatilità, tanto da risultare vincitori di numerosi concorsi nazionali e internazionali e partecipare a prestigiose manifestazioni come il Festival Europeo della Musica «Young Classic» a Passau, in Germania, la «Festa della Musica» organizzata nel 2007 dal Ministero dei Beni Culturali nell’Archivio di Stato di Brindisi e la grande esposizione «Edvard Grieg International Piano Competition» di Oslo nel 2011.
La striscia streaming termina domenica 21 marzo alle ore 18 con i ritmi della «Fresh Percussion», band composta dagli allievi della Yamaha Music School «Frescobaldi», e la partecipazione della cantautrice brindisina Alea. Lo spettacolo, dal titolo «Go back to dreaming», rilegge il presente in disarmo attraverso il linguaggio delle percussioni, la paura, il desiderio di socialità, il bisogno di tornare a sognare, l’urgenza di abbracciarsi: il dialogo percussivo si anima di frasi ritmiche con le quali i giovani musicisti urlano la propria rabbia e la voglia di potersi nuovamente toccare.
Alla fine nel 1999 l’insegnante Camillo Fasulo decide di comporre un brano per sole percussioni per dare il benvenuto al nuovo millennio: nasce così l’idea di smontare e assemblare i pezzi delle batterie in una solida compagine percussiva ricomponendo tutti i suoni generati da aste, piatti, blocchetti, cerchi e bacchette per richiamare voci e suoni della natura e quelli creati dall’uomo. Ogni anno, con il cambio generazionale degli allievi, nuovi musicisti entrano a far parte della band. I ragazzi si incontrano due volte al mese e lavorano, sperimentano, si confrontano, propongono, secondo lo spirito della Scuola, suonano insieme condividendo sogni ed emozioni. Oggi la «Fresh Percussion» è una realtà apprezzata grazie all’idea di lasciare liberi i suoi giovani musicisti, con le sole percussioni, di raccontare la vita.
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