«Pochi giorni fa in Comune è arrivata una missiva indirizzata all’architetto Marina Carrozzo, dirigente della ripartizione Urbanistica di Brindisi. All’interno due proiettili e un messaggio ‘calmati, sta dà troppo fastidiò». Lo riferisce il sindaco di Brindisi, Riccardo Rossi in una nota.
«Un messaggio vile – commenta il primo cittadino – intimidatorio, mafioso, di chi pensa che con la forza si possa imporre, non all’amministrazione, ma alla città il proprio volere». All’architetto Carrozzo Rossi esprime vicinanza e solidarietà. “Nessuno si farà intimidire», dice. «Brindisi – conclude – non ha bisogno di eroi, ma delle tante persone perbene come l’architetto Carrozzo che, con passione e rispetto delle regole e della legalità, lavorano ogni giorno per la città».
«Respingiamo con forza, istituzionalmente, politicamente e culturalmente ogni tentativo violento di condizionamento non solo della vita amministrativa ma anche della convivenza civile». E’ quanto riportato in una nota di solidarietà a firma della conferenza dei capigruppo del consiglio comunale di Brindisi, riunitasi dopo aver appreso di un attentato intimidatorio subito dalla dirigente del settore Urbanistica, Marina Carrozzo a cui sono stati recapitati due proiettili, corredati da una frase intimidatoria. Sull’episodio indaga la Digos. A Brindisi governa una coalizione di centrosinistra. “Permangono sacche di subcultura mafiosa – proseguono i capigruppo consiliari – nella nostra città contro le quali continueremo a profondere impegno politico e culturale e alle quali non lasceremo spazio alcuno di azione. Ci auguriamo che le autorità preposte facciano subito piena luce su questo atto gravissimo di intimidazione. “Non è tollerabile – ha affermato Francesco Cannalire, segretario cittadino del Pd di Brindisi – alcuna minaccia o strumentalizzazione nei confronti di chi fa il proprio lavoro seguendo principi di correttezza, legalità e trasparenza. Non possiamo permettere che la nostra città ripiombi nelle vecchie pratiche del ricatto, del sotterfugio e dell’imbroglio».
«E’ intollerabile che un funzionario pubblico possa subire questo tipo di gravissime intimidazioni». Lo ha dichiarato il presidente dell’Autorità di sistema portuale del mare Adriatico meridionale, Ugo Patroni Griffi, in merito alle minacce ricevute dalla dirigente del settore Urbanistica del Comune di Brindisi, Marina Carrozzo a cui è stata recapitata una busta contenente proiettili. «Sono certo – prosegue Patroni Griffi nell’esprimere solidarietà alla funzionaria – che l’architetto Carrozzo non si farà condizionare da tale vile atto di violenza. Auspico, altresì, che il responsabile possa essere rintracciato e assicurato alla Giustizia. Alla dirigente e a tutto il Comune di Brindisi la solidarietà da parte mia e di tutto l’ente».
«Pochi giorni fa in Comune è arrivata una missiva indirizzata all’architetto Marina Carrozzo, dirigente della ripartizione Urbanistica di Brindisi. All’interno due proiettili e un messaggio ‘calmati, sta dà troppo fastidiò». Lo riferisce il sindaco di Brindisi, Riccardo Rossi in una nota.
«Un messaggio vile – commenta il primo cittadino – intimidatorio, mafioso, di chi pensa che con la forza si possa imporre, non all’amministrazione, ma alla città il proprio volere». All’architetto Carrozzo Rossi esprime vicinanza e solidarietà. “Nessuno si farà intimidire», dice. «Brindisi – conclude – non ha bisogno di eroi, ma delle tante persone perbene come l’architetto Carrozzo che, con passione e rispetto delle regole e della legalità, lavorano ogni giorno per la città».
«Respingiamo con forza, istituzionalmente, politicamente e culturalmente ogni tentativo violento di condizionamento non solo della vita amministrativa ma anche della convivenza civile». E’ quanto riportato in una nota di solidarietà a firma della conferenza dei capigruppo del consiglio comunale di Brindisi, riunitasi dopo aver appreso di un attentato intimidatorio subito dalla dirigente del settore Urbanistica, Marina Carrozzo a cui sono stati recapitati due proiettili, corredati da una frase intimidatoria. Sull’episodio indaga la Digos. A Brindisi governa una coalizione di centrosinistra. “Permangono sacche di subcultura mafiosa – proseguono i capigruppo consiliari – nella nostra città contro le quali continueremo a profondere impegno politico e culturale e alle quali non lasceremo spazio alcuno di azione. Ci auguriamo che le autorità preposte facciano subito piena luce su questo atto gravissimo di intimidazione. “Non è tollerabile – ha affermato Francesco Cannalire, segretario cittadino del Pd di Brindisi – alcuna minaccia o strumentalizzazione nei confronti di chi fa il proprio lavoro seguendo principi di correttezza, legalità e trasparenza. Non possiamo permettere che la nostra città ripiombi nelle vecchie pratiche del ricatto, del sotterfugio e dell’imbroglio».
«E’ intollerabile che un funzionario pubblico possa subire questo tipo di gravissime intimidazioni». Lo ha dichiarato il presidente dell’Autorità di sistema portuale del mare Adriatico meridionale, Ugo Patroni Griffi, in merito alle minacce ricevute dalla dirigente del settore Urbanistica del Comune di Brindisi, Marina Carrozzo a cui è stata recapitata una busta contenente proiettili. «Sono certo – prosegue Patroni Griffi nell’esprimere solidarietà alla funzionaria – che l’architetto Carrozzo non si farà condizionare da tale vile atto di violenza. Auspico, altresì, che il responsabile possa essere rintracciato e assicurato alla Giustizia. Alla dirigente e a tutto il Comune di Brindisi la solidarietà da parte mia e di tutto l’ente».
«Pochi giorni fa in Comune è arrivata una missiva indirizzata all’architetto Marina Carrozzo, dirigente della ripartizione Urbanistica di Brindisi. All’interno due proiettili e un messaggio ‘calmati, sta dà troppo fastidiò». Lo riferisce il sindaco di Brindisi, Riccardo Rossi in una nota.
«Un messaggio vile – commenta il primo cittadino – intimidatorio, mafioso, di chi pensa che con la forza si possa imporre, non all’amministrazione, ma alla città il proprio volere». All’architetto Carrozzo Rossi esprime vicinanza e solidarietà. “Nessuno si farà intimidire», dice. «Brindisi – conclude – non ha bisogno di eroi, ma delle tante persone perbene come l’architetto Carrozzo che, con passione e rispetto delle regole e della legalità, lavorano ogni giorno per la città».
«Respingiamo con forza, istituzionalmente, politicamente e culturalmente ogni tentativo violento di condizionamento non solo della vita amministrativa ma anche della convivenza civile». E’ quanto riportato in una nota di solidarietà a firma della conferenza dei capigruppo del consiglio comunale di Brindisi, riunitasi dopo aver appreso di un attentato intimidatorio subito dalla dirigente del settore Urbanistica, Marina Carrozzo a cui sono stati recapitati due proiettili, corredati da una frase intimidatoria. Sull’episodio indaga la Digos. A Brindisi governa una coalizione di centrosinistra. “Permangono sacche di subcultura mafiosa – proseguono i capigruppo consiliari – nella nostra città contro le quali continueremo a profondere impegno politico e culturale e alle quali non lasceremo spazio alcuno di azione. Ci auguriamo che le autorità preposte facciano subito piena luce su questo atto gravissimo di intimidazione. “Non è tollerabile – ha affermato Francesco Cannalire, segretario cittadino del Pd di Brindisi – alcuna minaccia o strumentalizzazione nei confronti di chi fa il proprio lavoro seguendo principi di correttezza, legalità e trasparenza. Non possiamo permettere che la nostra città ripiombi nelle vecchie pratiche del ricatto, del sotterfugio e dell’imbroglio».
«E’ intollerabile che un funzionario pubblico possa subire questo tipo di gravissime intimidazioni». Lo ha dichiarato il presidente dell’Autorità di sistema portuale del mare Adriatico meridionale, Ugo Patroni Griffi, in merito alle minacce ricevute dalla dirigente del settore Urbanistica del Comune di Brindisi, Marina Carrozzo a cui è stata recapitata una busta contenente proiettili. «Sono certo – prosegue Patroni Griffi nell’esprimere solidarietà alla funzionaria – che l’architetto Carrozzo non si farà condizionare da tale vile atto di violenza. Auspico, altresì, che il responsabile possa essere rintracciato e assicurato alla Giustizia. Alla dirigente e a tutto il Comune di Brindisi la solidarietà da parte mia e di tutto l’ente».
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