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L’Ada e la festa dei nonni

L’Ada (associazione per i diritti degli anziani) della provinciale di Brindisi e la Uil pensionati “Stu Appia”, nel ricordo della festa degli angeli custodi, oggi 2 ottobre, ringraziano tutti i nonni e le nonne per la loro importanza sociale, il loro ruolo all’interno delle famiglie e il loro affetto a tutti nipoti e in particolare verso i bambini.
In Italia la festa dei nonni si collega nel ricordo liturgico degli “angeli custodi”. I bambini consegnano ai nonni un fiore, il myosolis, quale simbolo per celebrare l’importanza del ruolo svolto in famiglia. Il myosolis è il nontiscordardimé. È un fiore indicativo, che intende lottare contro la solitudine degli anziani (nonni o nonne) e che non può slegarsi dal legame d’affetto in un rapporto tra le generazioni tra nipoti e nonni. L’Ada chiede ai giovani di preoccuparsi di loro, di volerli bene, di non lasciarli soli, perché la loro assenza si farà sempre sentire quando, purtroppo, non ci saranno più. In Italia i nonni sono più di 12 milioni. La Pandemia, purtroppo, è stata furiosa verso gli anziani. Ha colpito con durezza, soprattutto nelle Rsa, i nonni e le nonne. Troppi sono stati costretti a vivere in solitudine senza nessun collegamento esistenziale tra nonno e nipote. In loro viveva un clima d’incertezza e di paure, ma molti degli anziani fragili si sono ammalati, e tanti di loro si sono spenti senza vedere l’affetto dei propri nipoti e figli. Non vi era, accanto a loro, almeno la stretta di una mano che potesse raccomandarle di non allontanarsi o di spegnere per sempre l’esistenza e l’affetto più caro della propria vita. In questo biennio 2020/2021 si è creato un buio sociale profondo, causato dalla pandemia, che ha costretto l’uomo a chiudersi in casa per non subire “il contagio del virus Covid-19”.
La Uil pensionati “Stu Appia” e l’ADA ricordano ai giovani l’importanza della Memoria del vissuto: “i nonni sono stati e devono essere protagonisti per un invecchiamento attivo”. In questo protagonismo i nonni hanno bisogno dei giovani nipoti, perché Solo loro che hanno avuto un vissuto da protagonista, mentre oggi tocca ai giovani correre veloce, ma solo i nonni possono aiutarli a sognare per costruire il “mondo che verrà” in visione di una società, che ancora non esiste, ma è presente nei loro sogni di giustizia, di pace, di condivisione e di democrazia solidale.
Un grazie di cuore verso gli ammalati e le persone fragili e i nonni, che sono sorgenti di speranze e di visioni
per le generazioni future nel costruire una nuova società ideale di pace, giustizia e di democrazia solidale.
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