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Il Centro di Microcitemia intitolato alla memoria della dott.ssa Antonella Quarta

Il segno che Antonella Quarta, medico ematologo dell’ospedale Perrino prematuramente scomparsa a 55 anni lo scorso settembre, ha lasciato in tutti quelli che ha incontrato lungo il suo cammino umano e professionale è profondo, come testimoniano la partecipazione e il trasporto respirati nella cerimonia di intitolazione del Centro di Microcitemia del Perrino alla sua memoria. Tre targhe sono state scoperte questa mattina nel reparto di Ematologia, realizzate dalla Asl, da BrinAil e dall’associazione Thalassemici di Brindisi. Sono intervenuti il direttore generale della Asl, Giuseppe Pasqualone, il direttore dell’unità operativa complessa di Ematologia, Domenico Pastore, il presidente dell’Ordine dei medici, Arturo Oliva, il professore di Ematologia che ha seguito il percorso formativo in Medicina e la seguente specializzazione di Quarta, Giorgina Specchia, il primario emerito di Ematologia, Giovanni Quarta, la presidente dell’associazione BrinAil, Carla Sergio, e una rappresentanza dell’associazione Thalassemici di Brindisi. C’erano, soprattutto, gli affetti di Antonella: la madre, la sorella, il fratello, il marito e i figli, addolorati ma anche orgogliosi per quanto di buono la donna e la professionista ha
lasciato dietro di sé.
“La dottoressa Quarta – ha dichiarato Pasqualone – ci ha lasciato lottando fino all’ultimo e ha dato un segnale importante a tutti i pazienti che frequentano i reparti di Ematologia e Oncologia. Bisogna combattere sempre contro la malattia, con la consapevolezza che la vita è anche questo. È stata una persona straordinaria: un esempio non solo dal punto di vista professionale ma anche umano. Ringraziamo lei e la sua famiglia e vogliamo trasmettere a tutti, pazienti e operatori sanitari, il suo messaggio”.
Pastore ha ricordato la collega scomparsa spiegando che “si è voluto dedicare il Centro di Microcitemia ad Antonella Quarta: un gesto obbligato per onorare la memoria di una persona che nella sua attività si è contraddistinta dal punto di vista umano e professionale. Una donna eccezionale che ha contribuito a migliorare la qualità di vita di tutti i suoi pazienti”.
Oliva ha tenuto a dire che “la comunità medica brindisina rende omaggio a una persona che ha interpretato la professione come andrebbe fatto. L’affetto che le hanno tributato oggi i pazienti ci ha commosso: si faceva carico del loro bisogno assistenziale e lo rendeva personale. Ha lavorato fino a due giorni prima della scomparsa e non ha mai fatto cenno dei suoi problemi. Un esempio di totale dedizione al lavoro di medico”.
“Un medico speciale, un ematologo eccellente – ha aggiunto Specchia – che ci lascia una grande eredità di competenza, professionalità e umanità. Ci ha insegnato come lavorare con tenacia per ottenere risultati importanti soprattutto per i pazienti, che erano al centro del suo lavoro”.
Le due targhe commemorative hanno trovato posto accanto a quella che la Asl ha affisso all’ingresso del Centro.
“Come presidente dell’associazione BrinAil – ha dichiarato Carla Sergio – ho voluto testimoniare la nostra vicinanza e il nostro affetto con una targa. Antonella era una persona meravigliosa che ci è sempre stata vicina, ci ha aiutato e incoraggiato. Ho consegnato alla mamma una stella di Natale da portare sulla sua tomba. Siamo stati con lei in passato e lo saremo sempre. Non la dimenticheremo mai”.
“Oggi per noi tutti – ha chiuso Luana Di Gioia, presidente dell’associazione Thalassemici – è una giornata carica di emozioni. È stata un medico eccezionale e una persona immensa. Ci ha accompagnati in ogni singolo momento e ci ha trasmesso forza, generosità, umiltà, bontà e amore incondizionato. Niente sarà più come prima, mancano i suoi dolci sorrisi e i suoi occhi grandi ma continueremo a lottare quotidianamente e ad amare la vita come ci ha insegnato lei che ci diceva sempre che “la vita è un dono prezioso”. Lei è stata la nostra luce e sempre sarà nei nostri pensieri e nei nostri cuori. Sarà sempre al nostro fianco perché lei è stata e sarà Amore”.
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