“E’ del 1986 la legge che istituiva l’obbligatorietà del PEBA, il Piano di Eliminazione delle Barriere Architettoniche: esiste un colpevole ritardo di attuazione che l’attuale Amministrazione Comunale di Mesagne, sin dall’insediamento, ha ritenuto di inserire tra le priorità da recuperare. PEBA e PUMS, il Piano Urbano della Mobilità Sostenibile, dovranno trovare perfetta integrazione nella realizzazione prossima del PUG, il Piano Urbanistico Generale, uno strumento da costruire tenendo conto dei bisogni di tutti”, ha dichiarato il sindaco Toni Matarrelli durante la conferenza stampa organizzata nell’Aula Consiliare per illustrare i contenuti dei lavori di rilevazione delle barriere architettoniche presenti sul territorio e nelle strutture comunali.
“La rimozione delle barriere architettoniche rappresenta una condizione essenziale per migliorare il benessere ambientale, a vantaggio dell’incremento generale degli standard di vivibilità urbana”, ha commentato Antonio Calabrese, consulente cittadino all’attuazione del PEBA.
Come è stato spiegato dall’architetto Stefano Maurizio – professionista tra i massimi esperti italiani in materia, individuato a Mesagne per la redazione dell’importante strumento urbanistico – sono stati analizzati i 32 edifici di proprietà comunale e 22 chilometri di vie cittadine: sono 1.180 gli ostacoli nelle strutture pubbliche, 1.600 quelli lungo i marciapiedi. Ad ogni barriera censita – gradini, buche, radici affioranti, rami sporgenti, cestini – è stato attribuito un codice che indica le soluzioni per superare la barriera stessa ed i relativi costi di eliminazione. La ricognizione effettuata, che servirà alla redazione dell’importante strumento, è anche propedeutica per l’accesso alle risorse che si renderanno necessarie per gli interventi.