Già negli scorsi giorni si è assistito a transiti pari a 20.000 passeggeri, ma il mal funzionamento del sistema di condizionamento e il conseguente raggiungimento di picchi di temperatura oltre i 30 gradi ha reso infernale la giornata lavorativa di tanti lavoratori diretti e degli appalti, oltre che da incubo il viaggio di tantissimi turisti. E’ possibile soprassedere e non aver cura del microclima del luogo di lavoro così fortemente frequentato che potrebbe produrre tantissimi inconvenienti?
L’aeroporto di Brindisi è il punto di arrivo e di partenza del tanto decantato Salento. Che immagine vogliamo dare del nostro territorio? I disagi sono sotto gli occhi di tutti, ma sembra sia difficile, per chi gestisce lo scalo brindisino,
Bisogna intervenire al più presto, per tutelare la salute e la sicurezza delle lavoratrici e dei lavoratori del sito aeroportuale, già molto provati e che rischiano mancamenti (come accaduto), ma anche dei passeggeri costretti a stazionare nelle varie sale a temperature elevate.
Le scriventi sono fermamente convinte che il porto e l’aeroporto della città adriatica siano volano del turismo territoriale e nazionale, fonte preziosa in questo delicato momento storico ed è per questo che non ci si può permettere mosse sbagliate di questo genere. Chi viene in Puglia nota e critica anche questi dettagli.