28 Aprile 2021
“In base ai dati di giacenza-dosi e considerata la carenza di AstraZeneca, mi pare logico non fermare la campagna e invece utilizzare le dosi più abbondanti (comprese quelle in arrivo) di Pfzier e Moderna sia per fragili che per le classi d’età 79-60, lasciando così la scarsa disponibilità di AstraZeneca per i richiami. Nei grandi eventi di Protezione civile bisogna continuamente adattare la strategia alle necessità e alla realtà. È tutto ciò perché l’obiettivo rimane sempre lo stesso: raggiungere l’immunità di popolazione entro la fine dell’estate”. Lo dichiara il presidente della commissione regionale bilancio e programmazione Fabiano Amati. “La campagna vaccinale, come grande evento di protezione civile, deve avere la capacità di adattarsi a ogni evenienza, senza dogmi o rigidità di punti di vista, considerato che l’unica cosa da non fare è sospendere la campagna vaccinale. Allo stato i vaccini in giacenza sono: AstraZeneca per 7.719 dosi, Pfizer/Biontech per 39.601 dosi, Moderna per 33.162 dosi, Janssen (J&J) per 9.380 dosi. Se si considera – continua Amati – dunque che nell’imminente programma di consegne non è previsto AstraZeneca, ne deriva che il piano vaccinale deve riservare le dosi AstraZeneca in giacenza ai richiami e le dosi degli altri vaccini (complessivamente pari a 82.143) ai fragili e alla classe d’età 79-60. Sospendere la campagna di vaccinazione in attesa di AstraZeneca, con le dosi di altri vaccini in giacenza, non mi pare una decisione logica e in linea con la necessità di vaccinare a più non posso per raggiungere entro fine estate l’immunità di popolazione”.
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