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Bentornato Direttore Messe…..

Bentornato Direttore Messe…..da parte dello staff di Mesagne.tv

Riportiamo di seguito l’articolo che annuncia la ripartenza dell’attività giornalistica.

Sono stati tantissimi coloro che mi hanno chiesto di riaprire Mesagnesera. Ci ho pensato a lungo. Dopo 7 mesi di pausa sabbatica, torno indietro. L’essere rientrato a Mesagne dopo circa 4 anni di assenza, mi induce a riprendere la “passionaccia” e la “faticaccia”.  Scrivo di getto dopo che in questi giorni ho riletto Mesagne quasi da ospite.

Queste le mie sensazioni.

Innanzitutto non mi piace chi parla solo in negativo della città per partito preso. Ma non mi piace nemmeno una narrazione che non descriva la realtà.

Ho notato che in città c’è una emergenza abitativa e alcune periferie sono ancora ghetti. Si, questa Mesagne esiste ancora, nonostante il grande lavoro fatto! E’ la cosiddetta Mesagne “degli ultimi”. Mi auguro che queste periferie vengano al più presto integrate. E’ uno dei compiti che spetta alla nuova Amministrazione comunale recentemente rieletta. La politica deve guardare lì. Chi si gira dall’altra parte deve rendersene conto.

Poi – a mio parere – la politica deve ritrovare la sua ispirazione originaria, quella del “bene comune” e dei diritti. La gente non deve essere costretta a chiedere dei favori anche per una buca nella strada.

Tutti dobbiamo tornare a formare la classe politica. Sono fondamentali le capacità e le competenze. Cosa non facile in un momento in cui non esistono più i partiti che sono diventati scatole vuote.

Deve riemergere la politica del “noi”. La politica deve tornare a farsi dal basso, coinvolgendo il terzo settore che, purtroppo, è sempre più legato ai progetti finanziati dalle Istituzioni. Il terzo settore deve tornare ad essere una spina nel fianco e deve portare idee.

Oggi sono venuti meno i riferimenti dei partiti che avevano delle regole e le sezioni erano luoghi di crescita politica dove ci si metteva alla prova, dove si faceva coesione sociale. I movimenti politici che li hanno sostituiti non hanno questa struttura e spesso nessuna formazione politica. Oggi si vota la persona dietro la quale non ci sono progetti, non ci sono valori. Non è questione di destra o di sinistra. Mi rendo conto che, forse, pecco di nostalgia.

E Matarrelli? Non posso dire che Matarrelli e i suoi collaboratori non abbiano lavorato. Matarrelli sono convinto che non dorma la notte per essere sempre presente e lavorare. La mancanza di alternativa e di opposizione, però, mi preoccupa.
I plebisciti sono sempre preoccupanti.

Non possiamo pensare che Mesagne sia solo quella del turismo e dei ristoranti. Questo tipo di esperienza è stata positiva, ma dovrà essere accompagnata da un lavoro più profondo per non dare l’idea della città della mangiatoia (brutto termine più volte utilizzato negativamente) in cui ci sono solo ristoranti e B&B. I cittadini, e penso a quelli del Centro storico e delle periferie, non accettano una crescita senza regole e a scapito del “bene comune”. Non penso che il turismo e la gastronomia abbia dato concrete possibilità ai nostri giovani. L’esplosione dei B&B, dei bar, dei pub, dei ristoranti e delle pizzerie mi preoccupa. Basta leggere l’indagine fatta da Mesagne Bene Comune.

Mesagne è diventata quasi un set cinematografico con interviste, report giornalistici, personaggi famosi che arrivano, ecc. Ma con quali ricadute?

C’è bisogno di maggiore attenzione verso i deboli, verso coloro che non possono permettersi una visita medica o un esame clinico. A Mesagne negli ultimi anni sono proliferate le agenzie sanitarie private mentre l’offerta sanitaria pubblica è azzerata.

Toni ha lavorato bene e merita di continuare per portare a termine quanto ha messo in cantiere. Ma quale è la sua visione per il futuro dopo aver ha trasformato la città che ha valorizzato e rilanciato. Molte cose sono state fatte bene, altre si potevano fare meglio.

Nella consiliatura appena iniziata i mesagnesi si aspettano maggiori sforzi per dare ai giovani, che continuano ad emigrare in massa, maggiori prospettive, e per non impoverire ulteriormente la nostra città.

Le priorità? Le periferie non hanno palestre, spiazzi, piccole biblioteche, palestre per anziani; la zona industriale va rivitalizzata per favorire l’arrivo di nuove aziende. Agricoltura: meno pannelli fotovoltaici, ma aziende agricole per invogliare i giovani a ritornare. Non girare la testa dall’altra parte sul grave fenomeno dell’uso di sostanze stupefacenti.

Mesagne è una città è viva ed aperta. Ma ora c’è bisogno di una svolta e di una selezione più attenta della classe politica dirigente. Matarrelli deve riprendere a costruire su quanto ha fatto sinora. Ha fatto tanto, tantissimo. Ma deve rigenerare la classe politica che governerà Mesagne dopo di lui.

Infine un invito a tutti a non restare passivi. I giovani devono mettersi in gioco, non girarsi dall’altra parte: devono studiare, informarsi, incalzare tutto e tutti. Ne va del loro avvenire.

Il Direttore GIUSEPPE MESSE

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