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Contributi economici per le famiglie numerose,

Le istanze per richiedere il beneficio potranno essere inoltrate fino al prossimo 29 novembre

Grazie al programma locale elaborato dall’Ufficio di Piano del Consorzio BR4, le famiglie numerose residenti in uno dei Comuni afferenti all’Ambito Territoriale Sociale – Cellino San Marco, Erchie, Latiano, Mesagne, San Donaci, San Pancrazio Salentino, San Pietro Vernotico, Torchiarolo, Torre Santa Susanna – potranno beneficiare degli interventi ammessi a finanziamento dalla Regione Puglia.

I destinatari della  misura sono i nuclei familiari, anche monogenitoriali, con un numero di figli conviventi a carico pari o superiore a tre, fino al 26 esimo anno di età, compresi eventuali minori in affidamento familiare, in affido preadottivo; i cittadini extracomunitari in possesso di permesso di soggiorno per soggiornanti di lungo periodo o di un permesso di soggiorno di durata non inferiore ad un anno residenti in Puglia da almeno sei mesi. L’accesso all’intervento è definito sulla base del numero e della composizione del nucleo familiare e di un ISEE non superiore a 25.000 euro.

«I contributi sono mirati, una scelta che permette di ponderare l’aiuto garantito, e servono a sostenere i percorsi di crescita dei figli di famiglie numerose, con l’obiettivo di favorire il benessere dell’intero nucleo di appartenenza e di alleviare condizioni di disagio socio-economico», spiega il dott. Antonio Calabrese, presidente del Consorzio.  Potranno essere assegnati benefici economici per il rimborso di spese documentate, fino ad un importo massimo compreso tra 500,00€ e 900,00€ (aumentato di €100,00 in presenza di uno o più figli diversamente abili), differenziati in base al numero dei figli a carico, al valore ISEE, e sostenute nel periodo dall’1 marzo al 31 ottobre 2024. La domanda  dovrà essere compilata utilizzando l’allegato disponibile sul sito istituzionale del Consorzio ATS BR4 all’indirizzo www.ambitomesagne.it. Sono ammesse richieste per abbattere i costi di accesso a servizi educativi e sanitari – a ludoteche, centri diurni, scuole dell’infanzia, di spese mediche – e per far fronte al pagamento di tributi locali.

 

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