I LETTORI CI SCRIVONO Salve Direttore. Sono Maria Carmela Simone, la figlia dell’anziana signora in questione. Ci tenevo a segnalarLe l’episodio perché riguarda una fascia debole della popolazione e vorrei che gli fosse data massima risonanza per proteggere questa fascia di persone. Mia madre vive completamente da sola da poco tempo: mio padre é venuto a mancare di recente e noi figli siamo lontani. Ieri qualcuno ha suonato alla porta e lei ha aperto. L’uomo che é entrato si é spacciato per un incaricato del Comune col compito di definire un rimborso sull’ imposta sui rifiuti urbani dato che il numero delle persone viventi nell’abitazione era cambiato. Ha chiesto di farsi mostrare l’ultima bolletta.
Mia madre si é allontanata per recuperarla (al momento non risulta nessun ammanco in casa). Dopo aver mostrato la bolletta, é stato chiesto a mia madre di fornire gli estremi di un conto per accreditare il rimborso. In quel momento mia madre ha cominciato ad avere dubbi e si rifiutata di fornire ulteriori informazioni, accompagnando l’impostore alla porta. Subito dopo ha telefonato in Comune. Da li hanno dichiarato di essere completamente estranei alla vicenda e che queste non sono mai state le modalità in cui di solito si procede per questo genere di cose, consigliando di denunciare l’accaduto.
Il fatto é realmente riprovevole: un evento luttuoso recente é stato sfruttato per raggirare una persona facendo leva sul suo stato di debolezza e solitudine. La ringrazio per l’attenzione. foto di repertorio