Fernando Burgo fa tendenza da 60 anni. Storia dell’imprenditore mesagnese, che a 16 anni approdò a Milano per poi fondare nel 1961 la prima di una serie di scuole di moda in Italia e all’estero. Dal 2018, l’Istituto di Moda Burgo è approdato anche a Lecce: è così che l’imprenditore ha voluto riannodare le fila della storia con la sua terra d’origine, la Puglia.
In sessant’anni di attività, ha dato un “taglio” innovativo allo sviluppo del sistema moda internazionale, formando professionisti capaci di lavorare in tutti i brand più prestigiosi: 80 anni compiuti da poco. Fernando Burgo è l’ideatore di un format didattico apprezzato e conosciuto in tutto il mondo. Ed è pugliese.
Partito nel 1958 con sole 10.000 lire da Mesagne, il treno dei desideri lo ha portato nella allora lontanissima Milano, città in cui oggi vanta due sedi della sua scuola di formazione sartoriale, l’Istituto di Moda Burgo.
Oggi l’IMB è la scuola di moda più importante del Paese, ma non solo: oltre alle due sedi milanesi, vanta una succursale a Roma e 20 scuole in tutta Italia, tra cui Lecce, e numerose sedi in tutto il mondo: Brasile, Indonesia, Egitto, Turchia, Giordania, Messico, India, Nigeria, Armenia, Malesia, Romania, Kosovo, Albania, Qatar.
Chissà se il giovanissimo Fernando, appena sedicenne, poteva immaginare che grazie alla sua gavetta avrebbe creato una vera e propria scuola di pensiero oggi studiata in tutto il mondo: i suoi due manuali, “Il figurino” e “Il Modellismo” sono scritti sia in italiano, che in inglese, e rappresentano il punto di riferimento per tutti coloro che si approcciano al dietro le quinte delle passerelle. Ma anche per chi, completati gli studi e diventato operativo, vuole restare aggiornato e sentirsi sempre al passo con i tempi. Perché la moda passa, ma lo stile resta.
E’ dunque la “mano” di Fernando Burgo e dei suoi docenti imprime di passione, caparbietà, know how i tessuti dei più importanti brand dello scenario attuale: Krizia, Armani, Hugo Boss, Dolce&Gabbana, Gianfranco Ferrè, Gucci e tanti altri stilisti recano il sigillo apposto da forbici e ago del maestro pugliese.
Ogni anno escono formati dal IBM Milano circa 400 studenti e circa 8000 da tutte le sedi italiane ed estere, pronti a lavorare e portare con onore e sudore il vessillo del made in Italy: perchè uno dei principi cardine alla base del metodo Burgo consiste nell’apprendimento basato sulla pratica, che copre l’80% delle ore trascorse a scuola. Gli insegnamenti sono portati avanti da docenti che provengono dal mondo del lavoro e che sono sempre disponibili a venire incontro alle esigenze degli studenti, anche nella scelta degli orari. Ciascuna classe è composta, poi, da un massimo di 8 alunni, proprio per favorire l’apprendimento e renderlo personalizzato. Nelle varie sedi, aperte letteralmente dal mattino alla sera, si respira un’aria internazionale, in cui la contaminazione, termine tanto caro al marketing pubblicitario, diventa fonte di arricchimento personale, umano, ma anche artistico per i partecipanti: il confronto tra culture, lingue e sili diversi ha portato spesso alla nascita di nuove startup giovanili, stimolando l’autoimprenditorialità e l’innovazione. Dal 1961 l’Istituto ha formato migliaia di studenti provenienti da 150 nazioni differenti. Non è un caso che il fondatore organizzi in ogni annata corsi in inglese per stranieri, lingua fondamentale per relazionarsi nel settore della moda.
Il restante 20% delle lezioni consiste nello studio di marketing e merceologia, materie fondamentali per chi vuole entrare in un atelier, in un grande laboratorio sartoriale o nello staff di uno stilista.
Nel 2018 l’Istituto Burgo è approdato anche a Lecce, riannodando le fila di una storia che è nata in Puglia, quella del suo fondatore diretta da Sara Sticchi e Simona Lonoce, la sede di Lecce si trova in via Fabio Filzi, 24 (tel. 0832 1942277) a pochi passi dal cuore moderno e commerciale del capoluogo salentino.
Da tre anni, dunque, anche i giovani salentini possono realizzare il sogno di mettere a frutto il proprio talento, senza necessariamente doversi spostare al Nord: perchè Fernando Burgo ricorda bene la propria storia di emigrazione, di sacrifico e di amore per la vita e il lavoro. E ha ricompensato così il proprio territorio.
E che in fondatore di IBM sia unanimemente riconosciuto come un vero e proprio filantropo è testimoniato dai numerosi riconoscimenti ricevuti nel corso degli anni, tra i quali l‘Ambrogino d’Oro nel 2014, il premio “Ambasciatore di Terre di Puglia 2016” per il suo contributo alla valorizzazione del patrimonio umano, culturale e sociale delle terra di Puglia, a la Stella al Merito Sociale del 2018. L’imprenditore, per esempio, offre agli studenti meno abbienti alcune residenze gratuite per tutta la durata dei corsi. Ma non solo. Grazie alla collaborazione con la Fondazione Asilo Maruccia e la Croce Rossa Italiana, ogni anno l’Istituto apre le porte a diversi studenti che possono accedere ai corsi gratuitamente.
Le storie di successo, evidentemente, sono lastricate di amore e di restituzione del bene ricevuto nel tempo.