«Il tempo degli Impressionisti, da Monet a Boldini», la grande mostra promossa nel Castello di Mesagne dal 1° giugno al 26 novembre prossimi nell’ambito del protocollo d’Intesa Puglia Walking Art e organizzata da Micexperience Rete di imprese, dalla Regione Puglia e dal Comune di Mesagne, sarà l’occasione per soffermarsi su un’epoca davvero speciale per la storia tout court come per la storia dell’arte e soprattutto darà occasione ai visitatori di cogliere il dialogo fra esperienze che maturano a tanta distanza le une dalle altre. Curata dalla prof.ssa Isabella Valente, docente di storia dell’arte contemporanea all’Università di Napoli Federico II, la mostra si preannuncia come evento culturale d’eccellenza per il secondo semestre del 2025 in Puglia e, in ossequio a quanto preannunciato alla Bit di Milano, intende approfondire come la nascita dell’Impressionismo francese sia scaturito da «un processo di modernizzazione della pittura motivato dalla prima e più importante ragione: l’appropriazione, da parte dell’artista, dell’autonomia della visione». Un’autentica «rivoluzione culturale», che interessò non soltanto la Francia, ma che si fece strada in diversi ambienti italiani, fino a definire in piena libertà un percorso comune. L’esperienza italiana, peraltro, è altrettanto interessante perché alcune tematiche sembrano emergere anche prima della storica data del 1874.