“Granadina e i tre Furfantes potrebbe essere la Biancaneve italiana. Esiste infatti un’altra versione della favola, dove la ragazza protagonista non viene avvelenata con una mela, ma cade in uno stato di morte apparente indossando un paio di scarpe ricoperte d’oro; non incontra i 7 nani, ma dei banditi che si prendono cura di lei. E, come anche nella trasposizione più famosa dei fratelli Grimm, anche questa “Biancaneve” racconta di una principessa perseguitata dalla matrigna a causa della sua bellezza”, spiegano gli organizzatori dello spettacolo che si svolgerà domenica 5 settembre alle ore 20.30 nell’Atrio del Castello di Mesagne.
La versione proposta è tratta dalla collana “Fiabe di Sardegna”. La fiaba scelta nasce dalla consultazione di vecchi documenti e raccolte ispirate dalla tradizione orale. Lo spettacolo, del genere teatro di narrazione, è pensato per le famiglie e per un pubblico di giovanissimi con l’obiettivo di avvicinarli al ricco patrimonio favolistico.
Granadina appartiene al genere del teatro di narrazione con figure. Gli attori, rivolgendosi direttamente al pubblico, raccontano le vicende utilizzando le figure (i “pupazzi”) per rappresentarne i personaggi. In generale, dopo una premessa narrativa al passato, seguono le scene con i personaggi al presente, come se si stessero verificando in quel momento. Gli attori, dunque, non sono personaggi ma narratori esterni alle vicende che, all’occasione, muovono le figure, cantano, intervengono o commentano gli episodi del racconto, godendo della massima libertà. Quando gli attori muovono le figure lo fanno con la tecnica dell’animazione a vista (e cioè rimanendo visibili), prestando la loro voce ai diversi personaggi. Teatro di figura e teatro di narrazione si fondono quindi in un impianto semplice, di immediata fruizione, arricchito dalla componente musicale di canzoni eseguite dal vivo. Non c’è finzione, tutto si svolge di fronte agli spettatori: gli si presentano dichiarando i loro nomi e il loro intento di raccontare una storia antica e nuova al tempo stesso.
Saranno in scena: Emmanuele Perrucci, Federica Perrucci, Gianbattista Mitrugno, Maria Carmela Primiceri, che è anche regista. I costumi e le figure sono realizzate da Gianbattista Mitrugno, audio e luci di Irene Sacrestano.
Lo spettacolo è a cura dell’associazione di promozione sociale “Opera Prima”, col patrocinio del Comune di Mesagne, ed è promosso nell’ambito della rassegna estiva promossa dall’Ente. L’ingresso è gratuito, sarà garantito fino al numero massimo dei posti disponibili e nel rispetto della vigente normativa anti-Covid. Info e prenotazioni al 328.2824154.
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