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Il cambiamento climatico? Un alibi. Serve cura e pulizia della città

Prima l’alibi del Covid per una Festa Patronale sottotono (in attesa della mega festa promessa per il 2022); adesso l’alibi del cambiamento climatico per giustificare i danni provocati ieri dal nubifragio caduto sulla città.
Questa volta il Pd mesagnese non può stare zitto. E si scuote (?), sollecitato da qualche suo ex amministratore (ma anche ex Pd). Ricorda al sindaco Matarrelli di essere responsabile della cura e della tutela del territorio nonché della sicurezza dei suoi cittadini”. “L’imprevedibilità di precipitazioni che in due ore possono buttare giù millimetri di acqua che in altri tempi sarebbero caduti nel giro di qualche mese, non assolve chi amministra dalla responsabilità di pensare e porre in essere un piano che, pur non eliminando le conseguenze negative quando non pericolose per l’incolumità dei cittadini di queste calamità naturali, possa quanto meno calmierarne gli effetti.
Che il cambiamento climatico ci ponga di fronte a fenomeni nuovi, la cui portata e le cui conseguenze non sempre sono prevedibili, è innegabile. E riguarda ormai diverse aree del mondo, compresa la nostra. Nel corso di questa stagione estiva abbiamo già assistito a fenomeni preoccupanti e straordinari che avrebbero richiesto una altrettanto straordinaria azione di cura e tutela del territorio. Invece non è stato così. Sono notevoli i danni ieri provocati dalla tempesta di pioggia e di vento che si è abbattuta su Mesagne.
Francesco Rogoli, segretario locale Pd, ricorda anche le fiamme che, non meno di un mese fa, hanno devastato la pineta dei Grutti a ridosso delle abitazioni, ed altre importanti aree del territorio mesagnese. “Il cambiamento climatico non può e non deve rappresentare un alibi ma uno stimolo a fare la propria parte qui ed ora sulla base dei mezzi e delle competenze di cui si dispone”, dichiara.
Manca una programmazione precisa per cura e la pulizia delle strade del centro urbano e delle aree a rischio incendio anche causa delle elevate temperature estive, che in alcune giornate superano ormai i 40°C.
Non può essere elusa una programmazione di interventi preventivi a questi fenomeni climatici. Rogoli allega al comunicato stampa le immagini che gli sono arrivate ieri da alcune vie del centro abitato, come via Tumo e via Goldoni, con le caditoie della fogna bianca completamente ostruite da aghi di pino, plastica ed altri tipi di rifiuti. “Sono la dimostrazione di come nelle zone più periferiche della città l’opera di pulizia ordinaria sia completamente assente”.” Questa sottovalutazione non è più ammissibile, così come non è ammissibile lasciare senza nessun tipo di assistenza cittadini in difficoltà nonostante le ripetute segnalazioni e richieste di intervento. E chiede un urgente confronto su questo tema nella competente commissione consiliare. Per quello che serve.
Il segretario Pd conclude con un interrogativo. “L’importante opera di rifacimento della rete idrica e fognante che l’autorità idrica regionale, di cui il Sindaco di Mesagne è presidente, sta realizzando tiene conto di questi fenomeni e di come, negli anni, sono cambiati alcuni quartieri della città per tipologia di insediamenti e densità abitativa? Se così non è non bisogna perdere altro tempo”.

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