4 Novembre 2024
scritto da Redazione
Il cammino di don Tonino.
Nato 4 anni fa è accessibile a partire dall’estate 2020. Si sviluppa lungo circa 400 km, da percorrere a piedi o in bici, che da Molfetta – città che accolse l’episcopato del vescovo salentino – raggiungono la sua tomba ad Alessano, per proseguire sino al Santuario di Santa Maria di Leuca.
don Tonino Bello, il vescovo dei poveri, era cresciuto in una famiglia povera, rimasto senza papà a sette anni, scriveva sui muri del vescovado “Fazza Dieu” (“Faccia Dio”) e dormiva a terra cedendo il letto e la casa vescovile alle famiglie sfrattate.
Quando il Papa lo fece vescovo, si presentò al clero non in pompa magna, ma a bordo della sua Fiat 500 mezza scassata.
Da quel giorno, don Tonino incontrava i poveri personalmente, girava per le strade della città, alla stazione, incontrava i barboni, infine aprì una casa per il recupero dei tossicodipendenti.
Non si limitava alla compassione degli ultimi, ma voleva dare loro dignità e riscatto.
Sono sicuro che se fosse ancora vivo, Papa Francesco lo cercherebbe sempre.
Don Tonino era di Alessano, il paesino vicino a Santa Maria di Leuca.
Dal 2018 esiste in Puglia un itinerario chiamato Cammino di Don Tonino Bello.
L’itinerario parte da Molfetta (BA), sede vescovile della diocesi e città che custodisce numerose testimonianze legate alla figura di don Tonino Bello e al suo amorevole servizio alla chiesa locale, per terminare nel Salento dinanzi alla sua tomba, nella città natale di Alessano.
credits Francesco Paolo Pizzileo
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