“C’era un tempo in cui Tap e Snam ci avrebbero dato molto di più se solo non ci fossimo fatti risucchiare da contrarietà prive di ogni ragionevolezza”. Il consigliere regionale Fabiano Amati (a sinistra nella foto) sostiene che il gasdotto era ed è un’opera di immenso interesse pubblico, perché aiuta a garantire l’indipendenza energetica dell’Italia e pure la transizione ecologica: basti pensare che alimenterà la centrale Enel di Cerano nel dopo carbone del 2025. “Per non perdere l’ultimo treno degli investimenti sui territori interessati dall’opera e non perdere più tempo, ho invitato in audizione i vertici di Tap e Snam. Venerdì 4 giugno conosceremo dunque la volontà delle due società per raggiungere al più presto l’obiettivo degli investimenti e non perderci nel labirinto delle occasioni mancate”, aggiunge Fabiano Amati.
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