Resto al sud 2020: a chi spetta: L’incentivo è rivolto ai soggetti di età compresa tra i 18 e i 45 anni con le seguenti caratteristiche: Siano residenti in Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia al momento della presentazione della domanda o vi si trasferiscano entro 60 giorni (120 se residenti all’estero) dalla comunicazione di esito positivo dell’istruttoria; Il richiedente deve mantenere la residenza nelle regioni citate per l’intera durata del finanziamento; Le imprese e le società devono mantenere la sede legale e operativa in una delle regioni interessate per l’intera durata del finanziamento; Il richiedente il bonus non dev’essere già titolare di attività d’impresa alla data del 21 giugno 2017 ovvero beneficiario, nel triennio antecedente la presentazione della domanda, di ulteriori misure a livello nazionale a sostegno dell’autoimprenditorialità; Il beneficiario non dev’essere titolare di un contratto di lavoro a tempo indeterminato presso un altro soggetto, pena la decadenza del provvedimento di concessione. Ditta individuale; Società di persone; Società di capitali anche unipersonali; Società cooperative. La Legge di bilancio 2019 ha esteso il bonus anche ai liberi professionisti. Sono ammesse all’incentivo anche le imprese / attività non ancora esistenti alla data di presentazione della domanda, purché la loro costituzione avvenga entro 60 giorni dalla comunicazione di esito positivo dell’istruttoria ovvero entro 120 giorni per i soggetti residenti all’estero. Resto al sud 2020: i progetti I progetti potenzialmente meritevoli dell’incentivo sono quelli riguardanti le attività di: Produzione di beni nei settori industria, artigianato, trasformazione dei prodotti agricoli, acquacoltura e pesca; Servizi al turismo; Servizi alle imprese e alle persone.