Quest’anno, nonostante il Covid-19 che non poco ha influenzato la vita dei mesagnesi e la stessa festa, il culto dei mesagnesi alla Madonna del Carmine è rimasto consolidato. L’immagine del Simulacro traportato nel primissimo pomeriggio su un’auto della Protezione civile e senza processione, non è piaciata alla maggioranza della comunità mesagnese che non ha condiviso la decisione presa. La festa, che è espressione del ringraziamento e della lode alla Madonna del Carmine, riveste una particolare importanza per i mesagnesi che avrebbero preferito il simbolico rito della consegna delle chiavi alla Vergine nella Chiesa dell’Immacolata e la tradizionale processione eliminata per evitare assembramenti. Ma tant’é. La Festa patronale del 2020 farà parte della storia di questa città legandosi, di pari passo, alle alterne vicende della comunità mesagnese. Una festa che resterà negli annali, comunque, come una sfida ai tempi, rimane ancora oggi ricca di valori umani e cristiani senza avere subito l’usura del tempo e delle umane vicende.