LATIANO – Il sindaco di Latiano Cosimo Maiorano rimane al suo posto nonostante il ricorso al Tar di Lecce proposto dallo sfidante Claudio Ruggiero, candidato sindaco sconfitto al ballottaggio. L’oggetto del contendere era il risultato delle ultime elezioni amministrative che avevano registrato – nel turno di ballottaggio – un distacco tra la lista del sindaco Maiorano e il candidato Ruggiero di appena due voti.
Spiega la difesa di Maiorano, rappresentata dall’avvocato Pietro Quinto, che il ricorrente ha contestato la valutazione di alcune schede elettorali dichiarate nulle al momento dello spoglio per segni di riconoscimento e comunque per inosservanza delle regole elettorali e ha rivendicato, inoltre, l’assegnazione di schede ritenute bianche, perché prive di valide espressioni di voto.
Sulle questioni l’avvocato Pietro Quinto, difensore del sindaco Maiorano, ha sostenuto in giudizio che nel sistema elettorale al turno di ballottaggio, poiché la scelta che viene affidata all’elettore riguarda la preferenza da apporre sulle schede prestampate con i nomi dei candidati sindaci, non vi è spazio per espressioni di voto diverse da quella di crocesegno sul nominativo prescelto, poiché ogni altro segno viene ritenuto dalla giurisprudenza consolidata del Consiglio di Stato finalizzato alla identificazione dell’elettore.
Tra le ipotesi sottoposte al vaglio del Tar di Lecce vi sono state quelle afferenti le schede su cui era stato apposto dall’elettore il nominativo di candidati consiglieri del primo turno, che non trovano giustificazione nel turno di ballottaggio. Con questi criteri è stata effettuata la verificazione affidata alla Prefettura di Brindisi e sulla base di tali risultati nella discussione svoltasi nella giornata di ieri (mercoledì 15 aprile 2021) dinanzi al collegio del Tar, il difensore di Maiorano ha dimostrato come le rivendicazioni del ricorrente “fossero del tutto infondate perché presentavano quel deficit di regolarità che impediva una loro riconsiderazione”, spiega sempre l’avvocato Quinto.
La battaglia giudiziaria è stata di particolare valenza stante l’esiguo distacco tra i candidati, appena due voti, ma nel giudizio la difesa del sindaco Maiorano ha proposto anche il ricorso incidentale con il quale ha sostenuto che nella ipotesi di una interpretazione che potesse superare i criteri tradizionali circa la valutazione puntuale del voto, anche la parte resistente, cioè il sindaco in carica, era legittimato a rivendicare altre schede che riportavano una manifestazione di voto in suo favore espressa con le medesime modalità indicate dal ricorrente.
Ha concluso quindi l’avvocato Quinto che se si fossero allargati i parametri di valutazione per l’assegnazione delle schede elettorali, secondo la prospettazione del ricorrente, il risultato elettorale non avrebbe potuto subire modificazioni in quanto in favore del sindaco Maiorano vi erano da computare quelle schede, non assegnate, che presentavano, come detto, le medesime caratteristiche di quelle indicate dai ricorrenti. Con la sentenza pubblicata nella data di oggi (giovedì 15 aprile 2021) il Tar, accogliendo le tesi difensive svolte dalla difesa del sindaco Maiorano, ha rigettato in pieno tutte le rivendicazioni della difesa del candidato Claudio Ruggiero, e quindi ha confermato il risultato elettorale così come consegnato dalle urne.
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