E’ quanto sostiene Fabiano Amati, consigliere regionale e presidente della Commissione Bilancio. “La nuova legge sul potenziamento dello screening mammario, licenziata ieri senza rilievi anche dal Consiglio dei Ministri, è stata presa sottogamba dalle Asl e dal Dipartimento Salute – dice -. Dalla data di entrata in vigore, ossia il 3 febbraio 2022, non sono state istituite le prenotazioni a data fissa, incrementati gli avvisi per lo screening, attivati i protocolli di sorveglianza per mutazioni BRCA1 e BRCA2 e introdotta l’esenzione D-99”. E conclude: “Ma lo sanno i Direttori Generali che questi inadempimenti comportano la loro decadenza? Forse no! E per questo spero che nei prossimi trenta giorni possa partire tutto al meglio, perché ogni minuto perso si porta via una vita che si sarebbe potuto salvare”.