Nella mattinata odierna il Prefetto Carolina Bellantoni e il Presidente dell’Associazione Nazionale Costruttori Edili – Ance articolazione Brindisi, Angelo Contessa hanno siglato l’atto di adesione a livello provinciale da parte di tale sodalizio di categoria al “Protocollo per la legalità e la prevenzione dei tentativi di infiltrazione criminale nel settore edile”, stipulato a livello centrale tra il Ministero dell’Interno e l’Associazione Nazionale Costruttori Edili – Ance”. All’incontro hanno preso parte il Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Brindisi ed i vertici territoriali delle Forze dell’Ordine. Con il predetto atto, della durata di tre anni, viene data attuazione alle indicazioni contenute nel Protocollo e viene attribuito un ruolo centrale alle Associazioni territoriali dell’ANCE che saranno abilitate al riscontro del profilo antimafia dei partner commerciali delle imprese associate, coinvolte nell’intera filiera edilizia, potendo direttamente accedere alla consultazione della Banca dati nazionale unica per la documentazione antimafia (B.D.N.A.) di cui all’art. 96 del decreto legislativo n. 159 del 2011. In particolare, le imprese aderenti si impegnano a stipulare contratti o sub contratti nei settori di attività in questione esclusivamente con soggetti di cui sia stata accertata, con le modalità su riportate, l’insussistenza dei motivi ostativi previsti. I contratti inoltre potranno prevedere apposite clausole risolutive che consentono di addivenire alla stipula anche prima del rilascio della documentazione liberatoria con obbligo di recesso in caso di successivo provvedimento interdittivo eventualmente emanato dalla Prefettura, fatto salvo il pagamento delle opere già eseguite ed il rimborso delle spese sostenute per l’esecuzione del rimanente nei limiti delle utilità conseguite. L’importante strumento convenzionale assume ancor più valenza, in questo momento, nella prospettiva del rilancio economico favorito dalle risorse del PNRR, Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza e concorrerà a contrastare l’infiltrazione criminale nell’economia legale attraverso controlli preventivi anche nei rapporti tra soggetti privati, con particolare attenzione alla filiera dei fornitori e ai subappalti.