Rino Membola (nella foto), presidente della società di calcio Nitor Brindisi, ha ricordato sui social quando Sandro Diviggiano, presidente del Csi Santa Maria stava bene e organizzava nel periodo natalizio una serie di tornei per i suoi ragazzi. Condividiamo questo suo pensiero e ne approfittiamo per inviare a Sandro i nostri auguri di Buone Feste.
I giorni che passavano tra Natale e l’Epifania, qualche decennio fa, erano giorni che trascorrevo interamente a Mesagne. La Nitor, appena fondata, partecipava a tutte le categorie previste dai Meeting Nazionali di Calcio che la Santa Maria Mesagne, attraverso Sandro Diviggiano, organizzava.
Si iniziava la mattina al Comunale di Via Sasso (non più esistente) con una categoria, partite premiazioni, saluti e alle 13 tutti a casa. Quasi tutti. Si perché io, in qualità di Presidente della Nitor, preferivo un pezzo di focaccia al forno, che fare il via/vai da Brindisi, dovendo presenziare anche alle 15 la categoria successiva.
Beh, oltre al pezzo di focaccia, le due ore le trascorrevo velocemente con Sandro nel “smonta e monta” amplificazione, bandierine e locandine per approntare tutto al torneo successivo. Un investimento.
Si perché io ne approfittavo per conoscere le grandi doti umane e non, di una persona straordinaria che mi impartiva umilmente lezioni da dirigente, mi insegnava i veri valori dello sport e mi confidava nell’orecchio, con la dovuta precauzione che rimanesse tra noi, le prime sofferenze procurate dal suo unico avversario: lo “stronzo”. Si così lo definiva lui, il male che lo affligge e l’ha costretto a fermarsi.
“Osci no mi sta da paci” ….frase che ancora oggi riecheggia nella mia testa e che spesso mi “obbligava” a restare a Mesagne anche quando non c’era il turno pomeridiano. Ma dargli una mano a smontare tutto, era un piacere che condividevo anche con il contributo di un altro pilastro che lo ha sempre sostenuto ed accompagnato nelle organizzazioni: Melchiorre Marsala.
Beh, oggi a Sandro va tutta la mia gratitudine, perché se io fossi nato a Mesagne, forse la Nitor non sarebbe nata ed io, indegnamente forse, avrei provato a continuare la strada da lui tracciata con la Santa Maria, perché per me Sandro rimarrà sempre un esempio, di persona, di sportivo e di un mix di valori che custodisco gelosamente nel mio cuore. Grazio Sandro!