L’Unità di Terapia Intensiva Neonatale dell’ospedale Perrino di Brindisi sta vivendo un momento di grande difficoltà. La carenza di personale, sempre più grave, rischia di compromettere l’assistenza ai neonati più fragili. Da gennaio 2025, la situazione si aggraverà ulteriormente con le dimissioni di un altro professionista.
La carenza di personale comporterà inevitabilmente una riduzione dei posti letto disponibili e la sospensione dei ricoveri per i neonati prematuri con meno di 34 settimane di gestazione. Questi piccoli pazienti dovranno essere trasferiti presso altre strutture, come l’ospedale Vito Fazzi di Lecce, con un notevole disagio per le famiglie.
La mancanza di personale specializzato potrebbe comportare un aumento dei rischi per la salute dei neonati ricoverati, che necessitano di cure intensive e continuative.
È urgente un intervento da parte delle istituzioni per garantire il potenziamento della Terapia Intensiva Neonatale del Perrino e assicurare l’assistenza necessaria ai neonati più fragili. Sono necessarie assunzioni immediate di personale specializzato e investimenti in attrezzature.
La comunità locale è chiamata a mobilitarsi per difendere il diritto alla salute dei neonati e per garantire che l’ospedale Perrino possa continuare a offrire un servizio essenziale per il territorio. Se la situazione non verrà risolta in tempi brevi, si rischia di assistere alla chiusura della Terapia Intensiva Neonatale del Perrino con conseguenze gravissime per l’intera provincia di Brindisi.