27 Gennaio 2022
“Il Giorgi è stato e sarà sempre al fianco degli studenti, nel rispetto di tutti e nei ruoli di ciascuno, nell’esclusivo interesse della comunità scolastica e nel rispetto di tutte le norme vigenti, anche di quelle sanitarie che attualmente rappresentano una scelta obbligata da parte di tutti”. La Dirigente scolastica dell’Istituto tecnico “Giorgi” di Brindisi, prof.ssa Mina Fabrizio (nella foto), a seguito della pubblicazione dell’articolo “La denuncia di una mamma” apparso ieri sul nostro quotidiano online MesagneTV, ha scritto in redazione per precisare quanto segue.
“Due studenti di classe prima, per loro espressa volontà, hanno manifestato al docente della prima ora il proprio timore a svolgere l’attività didattica in aula poiché, secondo alcune loro indiscrezioni, non confermate da nessuna comunicazione ufficiale pervenuta a scuola, all’interno della classe ci sarebbero stati dei compagni positivi o comunque contatti con casi positivi”. “La loro paura – continua la Dirigente scolastica – era motivata dal fatto che loro stessi erano privi di vaccinazione o protetti da una sola dose di vaccino e temevano un eventuale contagio. I docenti presenti sin dalla prima ora hanno cercato con insistenza di rassicurare gli studenti e invitarli più volte ad entrare in classe per lo svolgimento delle lezioni; nemmeno l’intervento dello stesso Referente Covid d’Istituto ha dissuaso gli studenti dal loro proposito di non entrare in classe, preferendo seguire le lezioni in prossimità della classe!”.
Questa la versione della Preside Mina Fabrizio che aggiunge “Nessuna mamma, nessun genitore ha ritenuto opportuno interfacciarsi con la dirigenza o con i docenti per avere chiarimenti in merito a quanto accaduto”. “Parlare nella giornata odierna 27 gennaio di discriminazione, una data che tutti i docenti del Giorgi ne conoscono l’autentico significato e valore, è veramente vergognoso ed è indice di ignoranza e mancanza di rispetto nei confronti di coloro i quali ne “conoscono” bene il significato!”.
“Seppur comprensibile la preoccupazione di studenti e genitori per la difficile situazione che da due anni ormai viviamo, non condivido e non condividiamo le modalità di manifestazioni di tali ansie e paure, soprattutto quando non vere! “.
La prof.ssa Mina Fabrizio privilegia il dialogo e il confronto con studenti e genitori che, purtroppo, però, spesso si trovano dinanzi a muri invalicabili di fronte alle Istituzioni (ma non è il caso del Giorgi di Brindisi) per cui, al di là di come sono andati realmente i fatti, se i ragazzi sono stati lasciati fuori o hanno preferito autonomamente restare fuori dall’aula, preferiscono denunciare e sfogarsi con i media che non (solo) istituzionali ma anche altoparlante del lettore.
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